Tale agevolazione fiscale sarà valida fino al 30 settembre successivo.
L’emendamento è stato presentato dal sottosegretario all’Economia, Federico Freni, che ha proposto di estendere il termine iniziale, inizialmente fissato al 30 giugno, al 30 settembre. Con questa modifica, i proprietari avranno più tempo per completare i lavori e beneficiare dell’agevolazione fiscale prevista.
La commissione avrebbe dovuto riprendere l’esame degli emendamenti alle 15. “Siamo tendenzialmente ottimisti“, dice il presidente della Commissione Marco Osnato (FdI), spiegando che “purtroppo c’è stato un ritardo sulle analisi della Ragioneria ma ora pare tutto concluso. Sono arrivate le riformulazioni, ne mancano un paio“.
Il Superbonus è una delle misure più importanti per la ripresa economica del Paese, incentivando la riqualificazione energetica degli edifici e la ristrutturazione degli immobili, creando nuovi posti di lavoro e un’opportunità per la transizione energetica del Paese. Nonostante l’importanza della misura, ci sono ancora molti crediti del Superbonus incagliati, che mettono a rischio la sopravvivenza di molte aziende.
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Il governo ha cercato di intervenire per risolvere la situazione, sensibilizzando le istituzioni e le banche affinché ricomincino ad acquistare i crediti e a garantire maggiore accesso al credito per le imprese. Inoltre, il governo ha lavorato all’elaborazione di una piattaforma che dovrebbe permettere di smaltire tutto l’arretrato dei crediti incagliati, coinvolgendo anche alcune delle più importanti partecipate pubbliche.
Tuttavia, nonostante gli sforzi del governo, la situazione dei crediti incagliati del Superbonus rimane preoccupante. Molte imprese e cittadini hanno investito in questi interventi, ma si trovano ancora ad aspettare il pagamento dei crediti. Questa situazione sta causando gravi difficoltà economiche e finanziarie, mettendo a rischio la sopravvivenza di molte aziende.
Per risolvere la situazione dei crediti incagliati, è necessario agire con determinazione e tempestività. Occorre trovare soluzioni strutturali che consentano di sbloccare gli arretrati e garantire maggiore certezza per gli investimenti. Inoltre, è importante sensibilizzare le istituzioni e le banche affinché ricomincino ad acquistare i crediti e a garantire maggiore accesso al credito per le imprese.
Secondo Francesco Venturini, ceo di Enel X, esiste una soluzione strutturale per i crediti edilizi incagliati: un veicolo finanziario che acquisti i crediti fiscali, certificati come certi, liquidi ed esigibili da un primo cessionario, ed esegua un ponte per cedere nuovamente tali crediti a terzi secondo il loro calendario di scadenze fiscali, affinché ne abbiano un vantaggio diretto ed immediato. In questo modo, si potrebbe sbloccare l’arretrato dei crediti e favorire la ripresa del settore edilizio.
Inoltre, come ha dichiarato il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, si sta valutando l’allungamento della possibilità di detrarre i costi del Superbonus, in modo da fornire maggiori incentivi e garantire maggiore certezza per gli investimenti. Questa mossa potrebbe aiutare ad accelerare la ripresa economica del Paese e a garantire maggiore sicurezza per gli investimenti nel settore edilizio.
Tuttavia, la situazione dei crediti incagliati non è l’unica sfida per il Superbonus. Molte imprese e cittadini hanno riscontrato difficoltà nell’accesso al credito e nell’avvio dei lavori di ristrutturazione. Questo problema è stato aggravato dalla pandemia, che ha causato una diminuzione della disponibilità di liquidità per le famiglie e le imprese.
Per superare queste sfide, il governo deve continuare a lavorare per semplificare le procedure e garantire maggiore accesso al credito per le imprese e le famiglie. Inoltre, è importante sensibilizzare la popolazione sui benefici del Superbonus e promuovere maggiori investimenti nel settore edilizio.
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