Il Certificato di Destinazione Urbanistica (spesso chiamato semplicemente C.D.U.) consiste in un documento rilasciato dalla pubblica amministrazione (tipicamente gli Uffici Tecnici Comunali) che contiene le indicazioni urbanistiche che riguardano gli immobili, più precisamente il fabbricato o il terreno interessato dal certificato. Le indicazioni urbanistiche riportate in esso vengono estrapolate dal Piano Urbanistico Comunale oppure dal Piano Regolatore Generale, dalle cartine tecniche regionali più precisamente.
Il certificato di destinazione urbanistica indica i dati del fabbricato o del terreno (Foglio e Particella catastale), la destinazione urbanistica (es. se in zona residenziale o agricola), parametri urbanistici come l’indice di fabbricabilità (se possibile edificare), l’indice del dissesto dei versanti e l’indice di inondabilità.
Tale certificato è a titolo oneroso; inoltre è un documento ufficiale utilizzato nella maggior parte dei casi nelle compravendite immobiliari e nei contratti preliminari di compravendita di fabbricati e di terreni in quanto, come detto sopra, rappresenta una sorta di “Libretto di istruzioni”, perché ne indica le zone di piano in cui ricade e da quelle indicazioni, con l’ausilio dei piani urbanistici, ne descrive le possibilità edilizie sull’immobile. Questo certificato è una garanzia per l’acquirente, che può verificare le possibilità di intervento sull’immobile. Qualunque atto notarile avente a oggetto trasferimento di terreno, chiede obbligatoriamente (pena nullità dell’atto stesso) l’allegazione del CDU contenente le prescrizioni urbanistiche ed edilizie. Se il trasferimento immobiliare riguarda un terreno di pertinenza inferiore a 5000 metri quadrati, non è obbligatoria l’allegazione all’atto notarile.